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venerdì 18 aprile 2008

Intervista a Marco Carta

Marco Carta: "Sono istintivo e generoso. Aiuterò la mia famiglia e inciderò un disco"

Ha vinto lui. Ventidue anni di Cagliari, praticamente primo in classifica dall’inizio del programma, è stato Marco Carta il vincitore della settima edizione di Amici, il talent show condotto da Maria De Filippi, chiuso anche mercoledì scorso con ascolti record e una caterva di televoti di ragazzi. Un fenomeno che, man mano che cresce nell’età, non accenna a diminuire e ottiene sempre ampi consensi tra i giovanissimi e non solo. Domani grande show in diretta da Piazza del Popolo con Maria e i 14 finalisti di questa edizione.

Alla proclamazione del vincitore il giovane cagliaritano ha alzato lo sguardo al cielo, gridato “Mamma ho vinto“, quasi incredulo di tale successo e dopo la diretta ha raggiunto lo stuolo di giornalisti pronti a raccogliere le impressioni a caldo sulla sua vittoria in una delle tante salette in cui per tutto “l’anno scolastico” aveva studiato canto, ballo e recitazione.

“Di solito sono uno che si fa buttare giù dai commenti negativi o dai fischi e ne avevo molti da parte dei sostenitori dei Bianchi anche solo per il fatto che appartenessi alla rivale squadra dei Blu. Stasera in ogni caso questa cosa non mi ha frenato perchè avevo una forza come se fossi doppio, avevo un po’ paura di sbagliare ma era diverso dalle altre volte.”

Cosa ci farai con i 300.000 Euro che hai vinto stasera?

“Ho sempre detto che mi piacerebbe fare un disco con questi soldi, provengo da una famiglia molto modesta. Voglio dare un grande aiuto alla mia famiglia che con grandi sacrifici pagavano la bolletta in ritardo di un mese per darmi un sorriso in più, un pantalone firmato o qualcosa che potesse piacermi. Metterò anche i soldi da parte per poterli far fruttare in qualche modo in futuro.”

Ci racconti un pò della tua famiglia?

“Io vivo con mia nonna, mia zia e mio fratello a Cagliari. Sono molto legato a mia nonna perchè è colei che mi ha cresciuto. Non mi ha proibito in modo forte le cose, sia lei che mia zia con me e con Federico, mio fratello, hanno fatto un ottimo lavoro. Devo ammettere che ho un caratteraccio e sbaglio tantissimo. A volte dico, anzi faccio e quando una persona esagera con me ricambio con la stessa moneta. Sono molto istintivo ma lo sono anche nell’essere generoso e nel fare un sorriso in più quando è difficile farlo e quando c’è bisogno di una pacca sulle spalle“.

Che percezione avevi di Grazia? Un’insegnante o una tifosa della squadra avversaria?

“E’ difficile rispondere perchè l’ho sempre vista in molti frangenti. La mia rabbia era questa: all’inizio quando lei mi ha mandato via dalla scuola (interviene Maria ricordandogli che poi è stata la commissione totale a volere il suo allontanamento ndr) mi sono prefissato un obiettivo, di farle cambiare idea. Facevo di tutto per sembrare bravo ai suoi occhi ma questa cosa non passava e così ad un certo punto ho pensato che fosse non obiettiva con me. Ho rinunciato e ho incominciato ad avere un sentimento quasi di rancore, un ostacolo da superare. Stasera spero di averle fatto cambiare idea, non è mai troppo tardi per farlo“.

Al di là della vittoria, quale era il tuo sogno da piccolo?

“Il mio sogno era questo. Domani è un inizio. Sarà scontato dirlo e sarà da megalomani ma il mio sogno è sempre quello stato di essere un cantante che vende milioni di dischi e che fa concerti in tutto il mondo.”

Quali sono i tuoi miti musicali?

“Da piccolo ero fissato con Lucio Battisti, Laura Pausini e più tardi Alex Baroni. Sono ancora questi anche se ho una preferenza per la musica nera per questo modo di approcciarmi più vicino al mio carattere“.

A che età sono venuti a mancare i tuoi genitori?

“Mia madre quando avevo 10 anni, mio padre quando io ne avevo 8. Non ho mai conosciuto mio padre, sono stato cresciuto da mia nonna materna. Mia madre è morta di malattia quando ero piccolo e mio padre dopo. Non ci siamo mai visti nonostante lui abitasse nella stessa città in cui stavo io“.

Cambiando argomento, come mai secondo te nonostante tutta la commissione avesse deciso per il tuo allontanamento, sei stato scelto da Luca Jurman?

“Luca non sempre dimostra quello che penso forse perchè deve mantenere intanto il suo ruolo da duro. E’ una persona che ride, con un grande cuore. Mi secca dirlo davanti a lui e mi ha proprio responsabilizzato facendomi studiare.”

Perchè pensi di essere stato sempre primo al televoto?

“Sicuramente l’essere un ragazzo ribelle ha contato ma c’è stato un momento in cui non ho più creduto nella mia voce. Mi auguro che la mia vittoria sia merito della mia voce e di quello che ho potuto far arrivare alla gente. Non vorrei mai che mi avessero votato per la mia storia nè per la ribellione nei confronti dei prof. Odio che mi dicano poverino e per questo mi diano un voto preferisco lo facciano per come ho cantato e se sono piaciuto“.

Domani sabato 19 aprile in diretta alle 14:10 da Piazza del Popolo a Roma, sia Marco che tutti i 14 protagonisti della fase finale di Amici si esibiranno in uno show di canto, ballo e recitazione. La manifestazione sarà aperta da Maria De Filippi che presenterà il vincitore, i professori e i ballerini professionisti della scuola più famosa d’Italia.

Da lunedì 21 aprile nell’orario canonico delle 16:10 andrà invece in onda “Il diario di Amici” attraverso il quale verranno proposti filmati, interviste e retroscena della settima edizione appena conclusa. A giugno invece al via l’ottava con i provini.

giovedì 17 aprile 2008

Marco Carta è il vincitore di Amici 7



Il vincitore della settima edizione di Amici è un bellissimo rapporto, toccante e sorprendentemente sincero. Nato a dispetto dei giochi autoriali e dei favoritismi didattici. E’ il rapporto tra un professore, severo ma dall’occhio lungo, e del suo allievo, indisciplinato ma con un gran talento naturale. Il maestro ha creduto in lui e ha trasformato un ragazzetto senza né arte né parte in un cantante da brividi (basti ripercorrere le sue grandi performances della finale).

Amici 7 premia la dote innata, ma soprattutto il miglioramento, il genio e sregolatezza ma anche il duro lavoro per fare di una qualità “in potenza” un atto artistico. Marco Carta (che porta a casa 300.000 euro e uno stage a New York) e Luca Jurman sono i due vincitori a pari merito di Amici, visto che sono riusciti a oscurare le facili certezze degli storici prof di canto, le manie di onnipotenza della Celentano, le faccette di Susy e la tracotanza dei suoi colleghi bianchi.

Una vittoria esemplare, anche se a suo modo Marco incarnava l’idolo delle ragazzine un po’ scemotto, che gioca a fare vedere il tricipite e si gasa per il tifo da stadio. Quello che va a suo favore è l’ingenuità di fondo con cui ha vissuto tutto questo, senza malizia né arroganza, rispettando profondamente il più maturo mentore. Del timbro di Marco, parrucchiere sardo cresciuto senza genitori e con un sorriso travolgente, non ci dimenticheremo tanto facilmente… Idem per l’eleganza del ballerino Francesco Mariottini, altro blu a meritarsi un riconoscimento: la prestigiosa borsa di studio di 50.000 euro affidata dalla stampa.