giovedì 8 maggio 2008

Lista nuovi ministri


Sono in totale 21 ministri, di cui 12 con portafoglio e 9 senza. Le «matricole», alla prima esperienza di governo battono i «navigati» già ministri 12 a 9. Sette componenti, 6 ministri + il premier provengono dalla Lombardia, 3 ministri dal veneto dal Veneto, 3 dal Lazio, 3 dalla Campania, 2 dalla Sicilia, 2 dalla toscana, 1 dalla Liguria ed 1 dalla Puglia. Nessun ministro Calabrese come promesso in campagna elettorale.

FRANCO FRATTINI, ministro degli esteri - PDL

E' uno dei membri del governo con più esperienza. Già titolare del dicastero di via Farnesina dal 2002 al 2004, nel 1994 è nominato segretario generale di Palazzo Chigi dal governo Berlusconi. Con la nascita poi del secondo governo Berlusconi, torna ministro per la Funzione pubblica; a novembre 2002 passa al ministero degli Esteri, nel 2004 lascia il governo italiano per entrare nella Commissione europea, dove assume l'incarico di vicepresidente.

ROBERTO MARONI, ministro degli interni - LEGA
Torna al ministero dell'Interno dopo la breve esperienza del 1994, è uno dei dirigenti storici della Lega e uno degli uomini più vicini a Umberto Bossi. Con la vittoria della Cdl nel 2001, assume l'incarico di ministro del Lavoro, che tiene fino al 2006, e porta all'approvazione la riforma delle pensioni e la legge Biagi. Nella legislatura appena trascorsa era il capogruppo della Lega alla Camera.

ANGELINO ALFANO, ministro della giustizia - PDL
New entry nella compagine governativa. Siciliano, comincia la sua carriera politica negli anni '90. È considerato un uomo di fiducia di Berlusconi. Deputato alla quattordicesima legislatura, nel 2002 è stato nominato dal Cavaliere responsabile delle politiche per il Mezzogiorno di Forza Italia, mentre nel 2005 è passato all'incarico di coordinatore del partito in Sicilia.

IGNAZIO LARUSSA, ministro della difesa - PDL
Volto noto della politica, prima volta ministro. È stato eletto vicepresidente della Camera nel 1994, presidente della giunta per le autorizzazioni a procedere nel 1996, capogruppo di An nel 2001. Nel 2003 Gianfranco Fini lo nomina coordinatore nazionale di An, di cui diventa vicepresidente nel 2004. Nell'ultima legislatura era capogruppo alla Camera.

GIULIO TREMONTI, ministro dell'economia - PDL
Già ministro dello stesso dicastero nel 1994 e nel 2001, è famoso per la sua "finanza creativa". La sua carriera politica era cominciata nel 1994: eletto alla Camera nelle liste del Patto Segni, Tremonti votò la fiducia a Berlusconi ed entrò nel suo governo come ministro delle Finanze.

CLAUDIO SCAJOLA, ministro dello sviluppo economico - PDL
Nel 2001, governo Berlusconi bis, Scajola è ministro dell'Interno. Deve affrontare il dopo 11 settembre, gli arresti dei poliziotti di Napoli, il G8 di Genova. Nell'estate 2002 Scajola è costretto a dimettersi dopo le polemiche per una sua frase su Marco Biagi,assassinato dalle Br. A luglio 2003 rientra nel governo come ministro per l'Attuazione del programma.

LUCA ZAIA, ministro delle politiche agricole e forestali - LEGA
New entry, è vicepresidente della regione Veneto. Comincia la carriera politica come consigliere comunale per la Liga Veneta. Nel 1998 viene eletto presidente della provincia di Treviso, sostenuto solo dalla Lega, venendo riconfermato nel 2002. In entrambi i casi ottiene al ballottaggio risultati superiori al 60% dei voti.

STEFANIA PRESTIGIACOMO, ministro dell'ambiente - PDL
in Parlamento ininterrottamente dal 1994, è stata ministro delle Pari opportunità per cinque anni. Aderente della prima ora a Forza Italia, entra nel 1994 alla Camera e fa parte della commissione lavoro, dove resta anche nel 1996; nel 2001 entra nel governo Berlusconi con l'incarico per le Pari opportunità. Approda oggi al discastero dell'ambiente.

ALTERO MATTEOLI, ministro delle infrastrutture e dei trasporti - PDL
Ha ricoperto l'incarico di ministro per l'Ambiente nei tre precedenti governi di centrodestra. Ha cominciato a fare politica nel Msi di cui è stato uno dei dirigenti più importanti in Toscana. Entrato in Nella lunga carriera parlamentare ha fatto parte, fra l'altro, della commissione parlamentare di inchiesta sulla loggia massonica P2 ed è stato capogruppo di An al Senato nella legislatura appena trascorsa.

MAURIZIO SACCONI, ministro del lavoro - PDL
Negli ultimi anni, ha legato il suo nome alle politiche per il lavoro, collaborando con Marco Biagi alla stesura del Libro bianco del 2001. Eletto deputato dal 1979 al 1994 nelle liste del Psi di Bettino Craxi, torna in politica nelle fila di Forza Italia e diventa sottosegretario al lavoro nel 2001.

SANDRO BONDI, ministro della cultura - PDL
E' portavoce dal 2002 di Forza Italia. Già militante del Pci e poi del Pds, ha fatto per qualche anno il giornalista. La vita politica di Bondi ha un prima e un dopo il 1994: nel prima ha al suo attivo un passato di leader locale del partito comunista. Il dopo comincia in seguito all'incontro con Silvio Berlusconi, cui segue la decisione di entrare nel nuovo partito di Forza Italia.

MARIASTELLA GELMINI, ministro della pubblica istruzione - PDL
Eletta alla Camera la prima volta nel 2006, considerata fedelissima di Berlusconi fin dalla prima ora. Molto vicina al mondo cattolico, vanta ottimi rapporti anche con le componenti laiche di Forza Italia.

UMBERTO BOSSI, ministro per le riforme - LEGA
Bossi entra in Parlamento nel 1987, eletto al Senato; di questa esperienza gli resterà il soprannome di senatùr, anche se il resto della sua carriera si svolgerà alla Camera. Capo incontrastato della Lega, creatore di slogan e riti come i giuramenti di Pontida, più volte sotto inchiesta per reati come il vilipendio della bandiera, guida il partito in tutte le sue svolte: dall'ingresso nel primo governo Berlusconi nel 1994 al «ribaltone» che porta al governo Dini; dalla secessione della Padania nel 1996 alla ricostituzione dell'alleanza con il centrodestra che nel 2001 riporta la Lega al governo.

ANDREA RONCHI, ministro per le politiche comunitarie - PDL
Attualmente ricopre l'incarico di portavoce di An. Nel 2003 aveva preparato la storica visita di Fini in Israele. Nel 2005 entrò a far parte della segreteria politica di Alleanza Nazionale, dopo l'azzeramento dei vertici deciso da Fini in seguito alle rivelazioni del quotidiano Il Tempo su una scottante conversazione a tre riguardante il presidente di partito.

ELIO VITO, ministro per i rapporti col parlamento - PDL
Berluscones della prima ora, a sua militanza politica comincia fra i radicali, eletto deputato per la Lista Pannella nel 1992 e nel 1994. Passa poi a Forza Italia. Nel 2001 diventa capogruppo di Fi.

RENATO BRUNETTA, ministro della funzione pubblica e innovazione - PDL
Nel 2004 è stato nominato consigliere economico del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. All'interno di Forza Italia ha ricoperto dal 2007 l'incarico di vicecoordinatore nazionale e di responsabile del settore programma.

ROBERTO CALDEROLI, ministro per la semplificazione delle leggi - LEGA
Ormai celebre nel mondo per l'aver mostrato in diretta tv una maglietta con su una vignetta che scherniva Maometto e l'Islam, gesto che comportò ferocissime rivolte anti italiane in medio oriente, è un leader storico della Lega. Nel 1993 è presidente della Lega Nord-Lombardia e nel 1995 segretario. Nel 1992 era stato eletto per la prima volta deputato, e da allora è stato sempre rieletto. Nel 2000 scatena una polemica con le sue dichiarazioni sull'uso delle armi contro gli scafisti. Nel 2002, in dissenso con il partito, vota contro il ritorno in Italia dei Savoia. E provoca ancora polemiche la sua proposta di castrare gli stupratori. Insomma, è l'uomo delle polemiche, che darà certamente del filo da torcere a Berlusconi.

RAFFAELE FITTO, ministro per gli affari regionali - PDL
Ex governatore della Puglia, battuto nel 2005 da Niki Vendola, Entra alla Camera nel 2006 e viene rieletto nel 2008. All'interno di Forza Italia ha ricoperto gli incarichi di coordinatore regionale in Puglia e, dal 13 ottobre 2006, quello di responsabile per le politiche del Mezzogiorno.

GIORGIA MELONI, ministro delle politiche giovanili - PDL
Con i suoi 31 anni, strappa ad Enrico Letta il record di ministro più giovane della storia della Repubblica. Già nel 2006, a 29 anni, aveva conquistato il primato di più giovane vicepresidente della Camera.

MARA CARFAGNA, ministro per le pari opportunità - PDL
Dalla tv alla politica. Debuttata in parlamento nel 2006, è una new entry del governo. Vanta una serie di lavori in televisione, come attrice e conduttrice, e una partecipazione a Miss Italia nel 1997. In Forza Italia ha ricoperto, fra l'altro, il ruolo di responsabile nazionale delle donne.

GIANFRANCO ROTONDI, ministro per gli affari sociali - PDL
Leader della Democrazia Cristiana per le Autonomie, Eletto alla Camera nel 1994 per il Ppi, aderisce poi al Cdu di Rocco Buttiglione, ma nel 1996 non viene rieletto. Torna alla Camera nel 2001, eletto per la Cdl. Il suo partito decide di aderire all'appello di Silvio Berlusconi per l'unificazione del centrodestra dentro al Popolo delle libertà.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Si, probabilmente lo e

Anonimo ha detto...

La ringrazio per intiresnuyu iformatsiyu